Recensioni

Le donne sapienti - 23 agosto 2015

Articolo di Michela Pezzani  pubblicato sul quotidiano "L'Arena" di Verona il 23 agosto 2015.

Tabula Rasa spenna i "pavoni"

Degli intellettuali ha fatto polpette con ironia e humour il grande commediografo francese Molière di cui il bravo e giovane regista Mirko Segalina, al comando della compagnia Tabula Rasa da pochi anni, ha colto l'essenza dando alla vicenda seicentesca de Le donne sapienti una collocazione moderna, o ancor meglio rock in alcuni tratti dell'originale lavoro, in scena al chiostro di Santa Maria in Organo per la rassegna Teatro nei Cortili fino al 28 agosto (alle 21). Tutta all'insegna del bianco, colore predominante dell'allestimento impreziosito di leggeri veli candidi che ondeggiano all'aria dando movimento scenografico all'insieme e metafora di «volubilità» del ceto erudito, la commedia è davvero be fatta. Il pubblico, infatti, l'ha ricompensata con calorosi e lunghi applausi.Il merito? Gli attori preparati e un regista che sfoggia l'arte dell'idea, capacità non scontata da trovare, e che è stata apprezzata dal pubblico, stanco delle solite riletture dei classici e per questo entusiasti di vedersi catapultare l'antico (seppure dai contenuti universali) nei tempi nostri. Segalina, dunque, ha proprio giocato con gusto e utilizzato persino, al posto della solita parrucca a boccoli da uomo, un caschetto biondo alla Raffaella Carrà e rotelle sotto le sedie dei personaggi-pedina, tirati in scena da corde invisibili. Dal confronto tra i «sapientoni» e i «semplici» hanno dunque vinto i secondi in questa storia eccezionale nella quale il tema dell'idillio, prima avversato e poi risolto, si misura con svariati pregiudizi di classe nel salotto «bene» in cui si svolge la parata di donne e uomini. E della ruota dei pavoni, ovvero degli intellettuali che si cibano delle loro stesse parolone, non rimangono che le penne a terra, dopo la battaglia verbale che li vede alle prese con chi invece si esprime pane al pane, vino al vino, e non è per questo stupido. Nel panorama degli spettacoli della rassegna amatoriale estiva, Le donne sapienti di Tabula Rasa si collocano ad un posto di riguardo per il risultato innovativo raggiunto: freschezza, pulizia narrativa, musicalità verbale, credibilità storica sebbene ripulita dalla polvere dei secoli e colore, il tutto all'insegna del rigore stilistico.

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