Mette d'accordo grandi e piccini lo spettacolo E se tornassimo all'isolachenonc'è? che la compagnia Tabula Rasa ha presentato al chiostro di Santa Maria in Organo per «Teatro nei cortili» (repliche fino a lunedì alle 21).Mette d'accordo grandi e piccini lo spettacolo E se tornassimo all'isolachenonc'è? che la compagnia Tabula Rasa ha presentato al chiostro di Santa Maria in Organo per «Teatro nei cortili» (repliche fino a lunedì alle 21).
Disposte le sedie ad anfiteatro davanti al palcoscenico per sentire il pubblico più vicino e utilizzare in modo operativo lo spazio a mezzaluna tra il proscenio e la gente, il gruppo ha ricalcato la favola di Peter Pan per narrare la storia moderna di una crisi di coppia in cui il marito ha dimenticato la spensieratezza, a scapito del rapporto coniugale.E solo quando le circostanze costringono l'uomo (che guarda caso si chiama Peter) a dover cercare la moglie (rapita da Capitan Uncino e trascinata sulla favolosa isola che non c'è) sarà per lui possibile recuperare (con l'aiuto della fata) non solo il ! salvabile della sua love story ma anche se stesso, riscoprendo il proprio io bambino, troppo a lungo sepolto sotto un montagna di razionalità e stress lavorativo.
Divertente e incalzante, recitato dal nutrito numero di interpreti, tutti giovani ben affiatati e compatti nell'andar dritto alla meta, ossia la realizzazione di una favola ludica e riflessiva allo stesso tempo, l'allestimento ha riscosso il consenso del pubblico che ha applaudito a scena aperta le birbonate del cast, tra cui l'irruzione in platea di un manipolo di pirati e alcune citazioni musicali di Edoardo Bennato.
Seppure ben congegnata e diretta con estro da Sara Callisto, la vicenda ha talvolta ecceduto nel ricalcare lo stile cartoon e i carrozzoni comici televisivi.